‘Giochi di maschera’ è l’esordio da solista di Luca Masperone e riesce in 28 minuti ad unire 8 canzoni, apparentemente distanti e idealmente diverse, attraverso una linea stilistica sottile ma ingombrante.
Luca Masperone è ligure, terra nota per essere culla della famosa ‘scuola genovese’, ed è in qualche modo il superamento di questa tradizione cantautorale, una sorta di evoluzione moderna carica di simbolismo del passato proiettato nel presente.
Tanti gli elementi contenuti in questo LP passando dall’introspezione ad aspetti più leggeri ed ironici; segni, questi, di un artista a proprio agio nel trasferire in testi e musica le proprie vicende interiori e non.
I testi dei brani, tutti scritti da Luca, hanno come comune denominatore il porsi domande e dare una propria visione personalistica del mondo e ancor più in particolare ai rapporti sociali. Si avverte una spiccata sensibilità a questi temi ad esempio in ‘Giochi di maschera’ dove, di fronte all’ambiguità dei valori e al caos di ruoli, Luca getta tutte le maschere indossabili scegliendo di rimanere nudo in questa società sempre più liquida.
L’ironia è l’altra facciata del disco, anch’essa ben dosata ed usata con intelligenza ma venata da uno spirito accusatorio. ‘Il stronzo’ è l’esempio applicato di tutti questi ultimi elementi.
L’album chiude con ‘Tenco’ omaggio amaro al cantautore conterraneo, un testo profondo e duro come il diamante; molto riflessiva.
L’aspetto strumentale è notevole, ricco di suoni raffinati dalle più classiche chitarre al pianoforte, oboe, archi e percussioni. Qualche accenno di suoni elettronici aiutano a dare un tocco di modernità e rendere alcuni passaggi più fluenti ed interessanti.
Sono addirittura due i pezzi completamente strumentali presenti in scaletta ‘Lo specchio’ e ‘Song for pat’ dove si carpisce tutta l’abilità da chitarrista e compositore versatile capace di atmosfere folk così come etniche.
Forse la componente rock, facendo eccezione per ‘Non verrò mai’, rimane leggermente sottotono. Spesso la grinta dei testi non viene riflessa dalla parte strumentale che potrebbe supportare con più robustezza.
Gli esordi non sono mai semplici ma Luca ci è arrivato preparato con una solida carriera da giornalista, scrittore ma sopratutto musicista compiendo un primo passo notevole, sicuramente riuscirà a sperimentare e stupire con nuove riflessioni e altre storie da raccontare.
Servizio di Enzo Rotondi
(15/06/2015) – ©2015 OnDetour – Tutti i diritti riservati
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